L’utilità dei termoconvettori elettrici, come si apprende dalla guida disponibile in questo sito online dedicato, è largamente riconosciuta ed è alla base della popolarità di questi apparecchi fra i più venduti sul mercato dei sistemi di climatizzazione. Il loro successo si spiega anche per il fatto che si possono usare tutto l’anno sia per riscaldare che per rinfrescare la casa. D’inverno integrano le prestazioni dell’impianto principale della rete domestica o lo sostituiscono quando è assente o non funziona. D’estate, invece, si rivelano dei preziosi alleati per refrigerarsi dall’afa in mancanza di condizionatori o sistemi di ventilazione. Ecco perché si qualificano come apparecchi di grande versatilità da poter installare in qualsiasi stanza della casa, dal bagno alla camera, in base anche al design che si caratterizza a seconda delle zone giorno o notte dove collocarli. Ma dove si posizionano, in genere, i termoconvettori elettrici?
Bisogna distinguere fra location domestiche e lavorative. In casa, trovano spazio ovunque e grazie alla loro leggerezza possono essere comodamente trasportati da una stanza all’altra, ma sono molto utili anche per riscaldare i luoghi di lavoro, come uffici di ogni dimensione, laboratori, fabbriche o magazzini dove mancano altre fonti di calore. Spesso quando si usano questi apparecchi non ci si chiede come pulirli, in realtà è molto semplice, il procedimento è simile a quello adottato per le stufe elettriche con l’ausilio di un panno asciutto senza aggiunta di acqua o prodotti di alcun genere. I maggiori produttori, in genere, hanno dotato questi apparecchi di linee semplici e forme essenziali che ne facilitano anche la pulizia, che si consiglia di effettuare frequentemente per evitare che la polvere si depositi e ammanti l’apparecchio di odiosi aloni di sporcizia, soprattutto se è collocato all’interno di garage o cantine.
La manutenzione, come abbiamo visto, è delle più semplici e se il prodotto è di qualità basta poco per poterne beneficiare a lungo. Un altro dilemma che assilla il cliente riguarda i consumi dei termoconvettori elettrici, un aspetto strettamente connesso al wattaggio, all’intensità e alla frequenza di utilizzo. Di norma, i termoconvettori più diffusi sul mercato si dividono fra una potenza di 1000 e 2000 watt, che permette ampiamente all’apparecchio di funzionare egregiamente senza ‘svenare’ l’utente.